Nel 374 Ambrogio, funzionario dell’impero romano, viene eletto vescovo di Milano per volontà del popolo.
Nella primavera del 386 il vescovo ritrova i corpi dei giovani martiri milanesi Protaso e Gervaso davanti ai cancelli dell’antica basilica di Nabore e Felice e li fa traslare nella nuova chiesa, che prende il nome di Basilica martyrum (Basilica dei martiri).
La costruzione, iniziata già dal 379, sorge infatti sulla vasta necropoli fuori dalle mura cittadine, dove si trovano già altre sepolture monumentali come quella di san Vittore (oggi sacello San Vittore in Ciel d’oro). Come ricorda Ambrogio, i milanesi cominciano subito a chiamare la Basilica “Ambrosiana”: il vescovo stesso la sceglie come luogo di sepoltura. Ambrogio muore nella notte tra il 3 e il 4 aprile del 397 e viene inumato alla sinistra dei corpi di Protaso e Gervaso.